domenica 20 settembre 2009

Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore

Italo Calvino








[ Informazioni sul libro ] Calvino, Italo: Se una notte d’inverno un viaggiatore. (lingua: italiano) Edizione Arnoldo Mondadori Editore SpA, 2002 . ISBN: 88-04-48200-1.


Il brano selezionato (pp.3-7)
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo piú forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!» O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.
Prendi la posizione piú comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull'amaca, se hai un'amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giú, in posizione yoga. Col libro capovolto, si capisce.
Certo, la posizione ideale per leggere non si riesce a trovarla. Una volta si leggeva in piedi, di fronte a un leggio. Si era abituati a stare fermi in piedi. Ci si riposava cosí quando si era stanchi d'andare a cavallo. A cavallo nessuno ha mai pensato di leggere; eppure ora l'idea di leggere stando in arcioni, il libro posato sulla criniera del cavallo, magari appeso alle orecchie del cavallo con un finimento speciale, ti sembra attraente. Coi piedi nelle staffe si dovrebbe stare molto comodi per leggere; tenere i piedi sollevati è la prima condizione per godere della lettura.
Bene cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi sul cuscino, su due cuscini, sui braccioli del divano, sugli orecchioni della poltrona, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo. Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele. Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell’altra.
Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti. Fa’ in modo che la pagina non resti in ombra, un addensarsi di lettere nere su sfondo grigio, uniformi come un branco di topi; ma sta’ attento che non le batta addosso una luce troppo forte e non si rifletta sul bianco crudele della carta rosicchiando le ombre dei caratteri come in un mezzogiorno del Sud. Cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti di interrompere la lettura. Le sigarette a portata di mano, se fumi, il portacenere. Che c’è ancora? Devi fare pipì? Bene, saprai tu.
Non che ti aspetti qualcosa di particolare da questo libro in particolare. Se uno che per principio non s’aspetta più niente da niente. Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa di esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvenimenti, da quello che il domani tiene serbo. Tu no. Tu sai che il meglio che si può aspettare è di evitare il peggio. Questa è la conclusione a cui sei arrivato, nella vita personale come nelle questioni generali e addirittura mondiali. E con i libri? Ecco, proprio perché lo hai escluso in ogni altro campo, credi che sia giusto concederti ancora questo piacere giovanile dell’aspettativa in un settore ben circoscritto come quello dei libri, dove può andarti male o andarti bene, ma il rischio della delusione non è grave.
Dunque, hai visto su un giornale che è uscito Se una notte d'inverno un viaggiatore, nuovo libro di Italo Calvino, che non ne pubblicava da vari anni. Sei passato in libreria e hai comprato il volume. Hai fatto bene.
Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardavano accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando d'intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s'estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere, i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno D'Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D'Essere Stato Scritto. E cosí superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Piú Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo, dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E' Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu. Sventando questi assalti, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza
i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere,
i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,
i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,
i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,
i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest'Estate,
i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scaffale,
i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.
Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.
Ti liberi con rapidi zig zag e penetri d'un balzo nella cittadella delle Novità Il Cui Autore O Argomento Ti Attrae. Anche all'interno di questa roccaforte puoi praticare delle brecce tra le schiere dei difensori dividendole in Novità D'Autori O Argomenti Non Nuovi (per te o in assoluto) e Novità D'Autori O Argomenti Completamente Sconosciuti (almeno a te) e definire l'attrattiva che esse esercitano su di te in base ai tuoi desideri e bisogni di nuovo e di non nuovo (del nuovo che cerchi nel non nuovo e del non nuovo che cerchi nel nuovo).
Tutto questo per dire che, percorsi rapidamente con lo sguardo i titoli dei volumi esposti nella libreria, hai diretto i tuoi passi verso una pila di Se una notte d'inverno un viaggiatore freschi di stampa, ne hai afferrato una copia e l'hai portata alla cassa perché venisse stabilito il tuo diritto di proprietà su di essa.
Hai gettato ancora un’occhiata smarrita ai libri intorno (o meglio: erano i libri che ti guardavano con l’aria smarrita dei cani che dalle gabbie del canile municipale vedono un loro ex-compagno allontanarsi al guinzaglio del padrone venuto a riscattarlo), e sei uscito.


Il sito italiano su Italo Calvino
http://italocalvino.it/f
Informazioni su Italo Calvino da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Calvino
Commenti dell'opera Se una notte d'inverno un viaggiatore
  1. http://www.lascrivania.com/index.php?option=com_content&task=view&id=38&Itemid=61

Intervista a Italo Calvino

APPUNTI SUL LIBRO
Se una notte d’inverno un viaggiatore è un romanzo di Italo Calvino, pubblicato nel 1979 dopo sei anni di silenzio letterario. Calvino definisce questo romanzo, durante un’intervista presso l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, come “un romanzo sul piacere di leggere romanzi, protagonista è il Lettore che per 10 volte comincia a leggere un libro che per vicessitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dunque dovuto scrivere l’inizio di 10 romanzi d’autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro”. Se una notte d’inverno un viaggiatore ha la struttura di un metaromanzo, dove all’interno della storia principale s’inseriscono altre storie, pressoché slegate dal contesto generale. Il romanzo è composto da 22 capitoli, 12 numerati e 10 con titoli, corrispondenti ai romanzi inseriti nel libro. I 10 titoli letti insieme formano a loro volta l’incipit di un nuovo romanzo. I capitoli sono inseriti all’interno di una cornice in cui si narra la storia del Lettore e della Lettrice (chiamata Ludmilla), una vicenda tradizionale in cui non manca il lieto fine. Apprestatosi a leggere un nuovo libro, Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino, il Lettore s’accorge dopo poche pagine che la storia s’interrompe per un errore d’impaginazione del volume. Si reca pertanto in libreria per reclamare e lì incontra la Lettrice Ludmilla che ha lo stesso problema. A entrambi viene fornita una nuova copia del testo e così i due protagonisti ne cominciano la lettura insieme, ma essendo anch’esso incompleto vanno alla ricerca del finale, imbattendosi in un terzo libro del tutto differente. La ricerca della conclusione li porta sempre alla scoperta di libri nuovi ma incompleti. In quest’avventura letteraria i due s’innamorano e si sposano.

APPUNTI SUL BRANO
Il brano selezionato corrisponde all’inizio del romanzo, al primo capitolo, ed è composto da due parti: nella prima parte (fino alla parola grave pag.5) Calvino si rivolge direttamente al Lettore (a cui dà del tu) dandogli alcuni consigli su come affrontare la lettura del romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Qual è la posizione ideale per leggere? Sdraiato, seduto, in piedi, su un fianco o coricato? Qual è il luogo ideale? In poltrona, in divano, sul letto, nel letto, sulla sedia a sdraio o sulla sedia a dondolo? Quali sono le condizione necessarie per poter iniziare una lettura? Il silenzio, la concentrazione, il relax? In realtà ciò che ci dice Calvino è che non esiste una posizione ideale, ma che ognuno di noi deve trovare la propria, il proprio luogo ideale; ciò che è importante è rilassarsi e raccogliersi per poter leggere senza interruzioni e sprofondare completamente nella lettura.
Dal punto di vista del linguaggio utilizzato in questa parte del brano possiamo individuare 3 campi semantici ben evidenziati: il lessico delle posizioni (in piedi, con le gambe distese, a testa in giù, sdraiato, coricato, seduto etc.) , il lessico riferito al campo semantico del corpo umano (piedi, fianco, gambe, testa, voce etc) ed infine il lessico degli oggetti d’arredamento (poltrona, divano, sedia, letto etc.). Il modo verbale prevalente è senz’ombra di dubbio l’imperativo informale della seconda personale singolare, modo generalmente utilizzato per dare consigli od ordini.
Lo stile è naturale, ironico ed abbastanza colloquiale.
Nella seconda parte del brano, invece, si narra l’acquisto del libro Se una notte d’inverno un viaggiatore da parte del Lettore. L’autore usa una serie di metafore per descrivere il percorso che il Lettore compie nella libreria prima di arrivare all’acquisto della copia del testo in questione. La metafora predominante è quella della guerra e infatti si può notare la presenza di una grande quantità di lessico per l’appunto riconducibile a tale campo semantico (roccaforte, baluardi, assalti, fanteria, sbrarramenti etc.). Una volta in libreria, infatti, prima di poter afferare una copia del testo di Calvino, il Lettore è costretto a passare davanti a una serie di testi che in qualche modo lo distraggono, richiamando la sua attenzione. Calvino presenta qui una classificazione dei libri molto originale, lontana dalla classica classificazione di tipo argomentale (libri di storia, matematica, letteratura, scienze etc.). Esistono infatti per Calvino il gruppo dei Libri Che Non Hai Letto, il gruppo dei Libri Che Puoi Fare a Meno Di Leggere, il gruppo dei Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, il gruppo dei Libri Già Letti Senza nemmeno Bisogno D’Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D’Essere Stato Scritto, il gruppo dei Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli, il gruppo dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D’Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero, etc.etc.
Lo stile è scorrevole, ironico e divertente.


sabato 19 settembre 2009

BAC 2009-2010. Classi TES1, TES3 e TES4. Prof.ssa C. Citarella.
Informazioni sui testi e gli autori da presentare al BAC.